Antiche Usanze: Dove sono finite?

Nel nostro piccolo territorio che comprende diversi comuni tutti abbastanza piccoli e saldati alle proprie tradizioni, fin dall'antichità erano rigorosamente rispettate alcune consuetudini ed usanze in special modo in prossimità di festività o ricorrenze particolari.



Una delle più famose tanto per iniziare, era quella di "andare al cicolo". Il giorno del giovedì grasso, tutti i bambini mascherati andavano a bussare ad ogni casa per chiedere il "cicolo" ovvero una fettina di lardo o una piccola parte di maiale che venivano messe in uno spiedo e portate a casa con grande festa.


Oggi il lardo ed il maiale non si danno più, però l'usanza è rimasta e si chiedono dolci e caramelle (che fanno molto più male e rovinano i denti).....

Altra ricorrenza il giorno di S.Antonio (13 giugno) si preparava il pane di S. Antonio, fatto comeuna piccola pagnotta rotonda con farina bianca e veniva benedetta e subito consumata dall'intera famiglia.

Un'altra usanza tipica è (questa è molto ricorrente anche oggi) quella della "polenta sulla spianatora." Si prepara la polenta e si stende sulla spianatora (tavola di legno che occupa tutto il piano dove si mangia). A questo punto si mette la polenta fatta cuocere sul "caldaro" ed ancora bollente la si stende e viene  condita con sugo e formaggio oppure con sugo bianco e formaggio. Questa viene consumata da tutti i menbri della famiglia seduti ai lati. Chi fa prima arriva al centro.

Il "Canta maggio" anche questa tipica usanza ancora è presente nei nostri paesi. La notte tra il 30 aprile ed il 1° maggio si va casa per casa a cantare appunto il maggio ovvero stornelli di vita quotidiana ormai passata. I cantori di solito ricevono in regalo cospiqui bicchieri di vino e cibi di ogni genere e natura ma soprattuto uova, formaggio, polli e piccioni. Devo dire che ultimamente ricevono solo vino e qualche offerta in denaro.

Il sabato santo avviene la benedizione delle uova. In ogni famiglia che si rispetti non è pasqua senza consumare un uovo sodo benedetto la mattina della resurrezione di Gesù. In particolare si fanno benedire le uova e poi si consumano con vino, crescia di pasqua ed affettato......tanto per gradire.

Riepiloghiamo qui sotto i piatti ricorrenti per festività:
  1. Capodanno: uva passita che propiziava denaro fatta con uva dell'ultima vendemmia che veniva appesa a chiodi e fatta appassire per darle corposità e sapore.
  2. Carnevale: Castagnole, cicerata, frittelle di riso e brustenga. (sono ancora nei miei ricordi di pochi mesi fa).
  3. Mezza Quaresima: si taglia la vecchia che è un dolce fatto con uvetta ed anici tipo maritozzo fatto a forma di vecchia che viene segata per dare la certezza che già mezza quaresima se ne è andata.
  4. Pasqua: crescia di pasqua con formaggio, e ciambelle (avremo modo di parlare di questo dolce in maneira molto dettagliata inatti le facciamo ogni santa pasqua e devo dire che ogni anno sono più bone).
  5. Ascensione: il lattarolo (questo particolare mi sfugge).
  6. Primo Maggio: merencena (merenda più cena sul bicchiere e con tanto di condimento vale a dire affettati e formaggi di ogni tipo in campagna possibilmente sotto un'ombra perchè il sole incomincia a picchiare ed il vino non aiuta.
  7. 2 Agosto: scampagnate nelle frazioni dei vari comuni per la festa del Perdono sempre condita con vino ed affettati (tanto per gradire).
  8. 16 Agosto (ma spesso si inizia il primo e si finisce il 31) merenda fuori tutti ogni volta in una frazione diversa forse per dimenticare la fame alla quale si era abituati in tempo di guerra ed anche prima (io per fortuna non l'ho vissuta ma i miei genitori ed i miei nonni si e molto)
  9. I Morti: le fave dei morti (ma queste devo dire che ci sono in molte parte d'Italia).
  10. Vigilia di Natale: macaroni dolci con miele e noci. In genere la sera si cena con spaghetti al tonno e le alici con baccalà e ceci a pranzo ('l vino non manca mai).
  11. Natale: che te lo dico a fare "cappelletti in brodo di capone" ma poi perchè lo devono chiamare capone io c'ho n'amico che lo chiamo capone chissà se s'offende?
  12. San Silvestro: cena dell'ultimo dell'anno tipo lasciamocce dietro tutte le cose brutte e pensamo a quelle belle...... lenticchie e cotechino.