Pane Casareccio

Il Pane Casareccio veniva confezionato sempre in casa ed era un momento particolare nella vita familiare della settimana.

Infatti se ne facevano diverse "file" che dovevano durare tutta la settimana e coprivano il fabbisogno dell'intera famiglia o gruppo di queste.
Sul dorso di ogni fila che pesava circa 1000 gr. si facevano due tagli obliqui a formare una divisione in tre parti, parti che idealmente erano le divisioni giornaliere per ogni membro della famiglia ed in più tali segni facilitavano la lievitazione (usanza che è rimasta anche oggi).
Queste erano le tipologie di pane fino alla fine dell'800:


  • Pane Bianco confezionato con la sola farina di grano setacciata, più erano strette le maglie del setaccio e più il pane era bianco.
  • Pane Bigio con il 50% di farina di grano ed il rimanente con farina di ghiande e farina di fave. Per le ghiande dopo la raccolta si facevano spurgare bollendole per ore, quindi essiccate e macinate. La sua lievitazione era molto modesta ed era spesso il pane dei contadini fino alla metà dell'800.
  • Pane Nero veniva fatto negli anni di carestia ed era composto da pochissima farina, tritello di grano, ghiande fave e segala. Veniva chiamato anche il pane dei cani perchè spesso si preparava per loro (pane mischino o mescolato).
In paese data la presenza di forni comuni ogni famiglia preparava il pane contrassegnandolo con un proprio marchio sul dorso e poi venivano cotti tutti insieme.

Spesso si faceva anche la crescia fatta con la pasta del pane e condita con olio e rosmarino "la spianata" che veniva cotta dopo la sfornatura del pane.