Ricetta tipica antica dei Crostini Al Tartufo.
Come è ben noto a tutti i buongustai e specialisti del settore il miglior Tartufo dell'Appennino Umbro-Marchigiano è quello che si raccoglie nel nostro territorio.
Ne erano ben consapevoli i cuochi della Corte Ducale di Urbino che inviavano speciali messi per reperire, quasi in esclusiva, i preziosi tuberi.
La varietà più preziosa è il bianco che si presenta rotondeggiante, grande mediamente come un uovo di gallina dalla forma molto irregolare spesso perchè nasce e cresce forzato dentro le radici o tra due sassi.
E' privo di macchie nere, di colore giallastro e dal profumo abbastanza inteso.
Una volta tagliato si presenta compatto e di colore grigio con lievi striature bianche, è molto tenero ma molto consistente infatti si possono fare delle fette molto fine ma resistenti.
Non si sbuccia, va pulito con una spazzola non sotto l'acqua, proprio per non perdere il sapore che è nella maggiore parte nella parte esterna del tubero.
Non si conserva benissimo per oltre 7/8 giorni e per non perdere gli aromi intesi bisogna tenerlo in un piccolo recipiente coperto con un panno umido nel frigo.
Si possono fare degli oli aromatizzati semplicemente tritando le parti rovinate o non utilizzabili e mettendole dentro un barattolo con olio, vedrete che nel giro di pochi giorni questo assumerà l'odore del tartufo.
Per preparare i crostini bisogna riscaldare in una padella dell'olio mosto senza farlo friggere. Tagliate sottili fette di tartufo bianco e versatele nell'olio caldo. Mescolate delicatamente e stendete olio e tartufi su sottili fette di pane appena brustolite. Poco sale mi raccomando.