Il "panaro" o "testo" è una pietra di forma rotondeggiante posta sul pavimento del camino. Oggi ci sono in vendita anche panari in lamina di ferro o di cemento mescolato a pietra serena macinata.
L'originale rimane sempre il più redditizzio in termini di qualità del sapore e cottura.
Come si prepara:
Impastare la farina di grano con l'acqua tiepida. Aggiungere un pizzico di sale e due di bicarbonato. Stendere su un tagliere.
Arroventare il panaro sul fuoco o sui carboni, spolverarlo con farina prima di farvi scivolare l'impasto in modo tale da controllare la temperatura che non bruci subito la farina.
Appena si sarà formata una crosticina sulla parte inferiore girare e coprire con cenere calda e carboni accesi. Dopo circa 20 minuti la crescia è pronta.
Si tratta di un cibo povero e di rapida esecuzione che dalle nostre parti è stato riscoperto in molti e fatto la fortuna dei vari punti vendita che ancora la producono artigianalmente.
La "morte sua" è farcita di prosciutto crudo quando ancora è caldissima.
Una versione più moderna da provare assolutamente è così composta:
stemperare in un bicchiere di latte tiepido 7-8 gr di lievito (1/3 di cubetto) aggiungere un pizzico di sale e uno di bicarbonato. Impastare con farina 00.
Lasciare lievitare per 20 minuti, impastare di nuovo e cuocere sul panaro.
Pronti per leccarvi i baffi?